Borgo di Montefortino – Montefortino (FM)
Cenni Storici
Il Paese è sito in posizione degradante da un colle sulla destra del Tenna.
È abbracciato dall’anfiteatro dei Monti Sibillini cui se ne scorgono in ampi panorami i più alti picchi, tutti superanti i 2000 metri d’altitudine, dal Monte Vettore al Monte Sibilla, al Pizzo Regina fino al Monte Amandola.
Il centro storico fu costruito saggiamente, allineando case e vie lungo semicerchi concentrici,secondo una pianta medievale tipica del centro Italia. La sua storia è un perfetto simbolo della costruzione di civiltà nel piceno.
Montefortino è uno dei più importanti e antichi, insediamenti presenti nella comunità montana dei Monti Sibillini.
L’Anfiteatro delle Montagne è spettacolare, con cime alte anche 2000 m come la Priora.
Sicuramente però, la cima più affascinante, è il Monte Sibilla, che prende il nome dalla fata che predisse la nascita di Cristo.
La sua figura è una trasformazione cristiana di Cybele.
La Grotta della Sibilla, ha ispirato tradizioni fin dal Medioevo: i racconti di De la Sale, il Paradiso della Regina Sibilla, Il Guerrin Meschino ecc.
Il comune di compone oltre che del centro cittadino, anche di numerevoli frazioni sparse sul suo territorio, che va ricordato, è il più esteso dell’intera provincia di Fermo dopo il Capoluogo stesso. Le frazioni sono: Arato, Bussonico, Cerretana, Collina, Colmartese, Diga di Gerosa, Montatteglia, Montazzolino, Piedivalle, Regattola, Ripavecchia, Rocca, Rubbiano, Santa Lucia, Serra, Sossasso, Teglia, Valle, Vetice.
I primi insediamenti risalgono al periodo dell’Impero di Augusto (intorno all’anno zero).
Dal VI all’VIII secolo fa parte dei territori longobardi ed a questo periodo risale la costruzione della Pieve di Sant’Angelo in Montespino, baluardo dei monaci farfensi nel X e XI secolo.
All’inizio dell’XI secolo, invece, risale la costruzione della Chiesa di Santa Maria in Amaro, trasformata nel seicento nel Santuario della Madonna dell’Ambro a seguito del miracolo dell’apparizione della Madonna ad un pastorella muta dalla nascita, che riacquistò la parola.
La costruzione del borgo fortificato sulla dorsale di un colle sulla riva destra del Tenna risale, invece, al XII secolo.
Nel 1084 diventa un libero comune con un proprio statuto.
Il periodo comunale vede Montefortino schierato con il castello di Monte Passillo (l’attuale Comunanza), in contrapposizione alle vicine Amandola, Montemonaco e Visso, lotte al termine delle quali nel 1265 venne costruita la Chiesa della Madonna della Pace.
Dopo essere stato possedimento di Fermo, Montefortino passò sotto Camerino nella prima metà del Quattrocento e poi nella Signoria degli Sforza.
Nel 1586 venne incorporata nel Presidiato di Montalto dello Stato Pontificio e nel 1860 votò per il passaggio dalla Diocesi di Fermo dello Stato Pontificio al Regno d’Italia.