Antico frantoio il Montano – Costacciaro (PG)
Cenni Storici
L’Antico frantoio dell’olio di Costacciaro si trova nel centro storico della città, in via Massarelli all’interno di un antico locale recentemente ristrutturato. Il luogo merita una visita in quanto ripropone tutte le fasi della lavorazione dell’oliva partendo dalla molitura fino alla spremitura e raccolta dell’olio. Il frantoio, databile al XVII-XVIII secolo, è stato in attività fino a non molti anni fa, quando apparteneva al signor Carlo Bartoletti. Si tratta del più grande ed antico frantoio oleario dell’area; è importante testimonianza della coltura dell’ulivo, largamente diffusa, già nel XV secolo, nel ducato dei Montefeltro.
In epoca romana, un olio, chiamato “oleum herbaceum”, era coltivato nell’Eugubino e venduto lungo la via Flaminia. Stando ad attendibili testimonianze orali popolari, la coltura dell’ulivo dovrebbe essere stata più largamente diffusa dai Montefeltro, duchi di Urbino nel XV secolo. Il più grande ed antico frantoio oleario dell’area in esame si conserva a Costacciaro, sul cui colle erano, un tempo, coltivati, intensivamente, gli ulivi. Esso, forse databile al XVII XVIII secolo, fu, sin dalle sue origini, denominato “Il Montano”: Tale termine potrebbe essere ipoteticamente derivato dal latino “molendinus”, “mulino”. Una data, iscritta sulla sua grande macina, attesta come esso dovette entrare in funzione prima del 1814. Le varietà d’ulivo, fatte oggetto di coltivazione nella nostra zona, sono le seguenti: “raggiola”, “raggio”, “pallona” o “rigalese”, “leccino”. “Il Montano” di Costacciaro, con grande travone in quercia, ha funzionato fino agli anni ’60 del XX secolo. Sul travone si notano ancora le astine incise con le quali veniva contata la quantità d’oliva arrivata, o quella d’olio ricavata dalla spremitura delle olive, mentre, in un cassetto del Montano stesso, c’è ancora il vecchio blocchetto d’appunti sul quale si segnavano gli introiti e gli esiti del frantoio.