Anfiteatro Romano – Urbisaglia (MC)
Cenni Storici
Costruito fuori dalla cinta muraria, a margine della Salaria Gallica, è uno degli anfiteatri romani meglio conservati nelle Marche. Fu fatto erigere intorno all’81 d.C. da Lucio Flavio Silva Nonio Basso, come si legge nell’iscrizione conservata nel Museo Archeologico di Urbisaglia. Di forma ellittica, occupa una superficie di circa 5000mq. L’arena è lunga 59 m e larga 35. E’ in opera cementizia rivestita di laterizi, con specchiature di opus reticulatum mixtum. L’edificio si conserva per tutto il suo perimetro fino all’altezza del primo ordine di gradini (ima cavea), comprendendo il primo livello dei vomitoria. Nella parte esterna si rileva con una certa frequenza la mancanza del rivestimento che rende visibile il nucleo cementizio interno, poiché i mattoni vennero prelevati in epoca medievale anche e soprattutto per la costruzione del borgo di Urbisaglia e dell’Abbazia di Fiastra, come testimoniato dalle Carte Fiastrensi. Nel 1957 nell’anfiteatro sono state rinvenute due iscrizioni lapidee monumentali, conservate ora al Museo Archeologico, che forniscono informazioni preziose sulla carriera e la figura di Lucio Flavio Silva Nonio Basso. Fu console nell’81 d.C. e per due volte patrono della colonia di Urbs Salvia. Queste iscrizioni lo definiscono come colui che fece costruire l’anfiteatro a proprie spese, in nome suo, della moglie e della madre, inaugurandolo con uno spettacolo di combattimento fra 40 coppie di gladiatori. L’edificio appare come uno dei meglio conservati delle Marche e si mantiene, attualmente, per tutto il suo perimetro fino all’altezza del primo ordine di gradini. Si può ancora riconoscere la Porta Libitinensis, porta dedicata a Libitina (dea della Morte) dalla quale venivano fatti uscire i gladiatori caduti durante i combattimenti nell’arena. L’Anfiteatro gode, oggi, di nuova vita grazie alle stagioni di teatro antico che qui si svolgono ogni estate.