Abbazia di Sant’Antimo a Petroro
Cenni storici
Il complesso, adibito a casa colonica, è posto su di una collina a 422 m s.l.m. dalla quale si gode uno splendido affaccio sulla valle dove si staglia la cresta del colle di Todi, si trova in prossimità del castello di Petroro, sulla strada romana che fungeva da collegamento a settentrione tra Todi e la Flaminia consolare.
Fu costruito dai monaci benedettini della congregazione vallombrosana,i primi documenti dell’esistenza di un monastero, dipendente dall’abbazia di Santa Croce di Sassovivo di Foligno, risalgono al 1275, ma di certo la fondazione, come si può rilevare dallo stile della chiesa, è anteriore.
Al suo interno fu trovato un bassorilievo romano. Sulla primitiva struttura ad aula dell’edificio sacro vennero erette, in un secondo momento, le arcate e la volta secondo uno schema che richiama quello delle abbazie cistercensi.
L’aspetto esteriore è molto semplice, come ben visibile dal paramento in conci squadrati disposti con regolarità in corso orizzontale.
Le sole aperture sono il portale ad arco e la bifora sopra di esso. Internamente la chiesa si presenta ad aula, coperta con una volta a botte che poggia su arcate addossate alle pareti laterali e insistenti su pilastri rettangolari.
Il presbiterio è molto rialzato e sotto di esso si sviluppa la cripta rettangolare con volte a crociera. Non vi sono absidi, ma l’arco riempito, in fondo alla cripta, testimonia una presenza in tal senso. Vi si conservano affreschi di scuola umbra raffiguranti la Vergine, Sant’Antimo, San Sebastiano e un frammento d’iscrizione votiva in volgare.
Aspetto attuale
La chiesa si presenta perfettamente restaurata e ben tenuta, rappresenta uno degli esempi più interessanti e affascinanti dell’architettura medievale umbra. Si trova all’interno di una azienda vitivinicola di circa 13 ettari di proprietà della famiglia Peppucci, che hanno vissuto fino a qualche anno fa nella casa colonica restaurata anch’essa con gusto addossata alla chiesa.
I proprietari, che sono di una cortesia unica,si rendono disponibili a visite su prenotazione contattando direttamente la cantina al sito www.cantinapeppucci.com.
Una buona occasione per degustare anche degli ottimi vini.
Bibliografia
Tratto da: “Abbazie Benedettine in Umbria” di Francesco Guarino e Alberto Melelli edizione Quattroemme