Villa Buonaccorsi – Potenza Picena (MC)
Panoramiche esterne
Giardino e chiesa
Interni
Particolari
Mulino e frantoio del ‘500
Cenni Storici
Villa Buonaccorsi è una splendida struttura originaria del XVI secolo, adagiata su un fianco di una cresta di colline a 110 m circa slm che digradano dolcemente verso Porto Potenza Picena, affacciata sul mare Adriatico. Le prime notizie della famiglia Bonaccorsi nelle Marche, a Macerata e a Potenza Picena, risalgono al sec. XIII e si ritiene ma senza conferme che fosse una diramazione dell’omonima famiglia di Firenze. La Villa fu fatta edificare dal Conte Raimondo Bonaccorsi intorno al ‘700 come residenza di campagna. In occasione delle nozze del conte Flavio Bonaccorsi che sposò nel 1854 la principessa Donna Angela Chigi Albani della Rovere, la splendida villa settecentesca che la famiglia possedeva nel Comune di Potenza Picena venne ampliata e abbellita. Altri edifici (magazzini, mulino e scuderie) furono aggiunti nei secoli XVIII e XIX. Il complesso, di cui fa parte anche una chiesina dedicata a S. Filippo Neri, ha assunto l’aspetto attuale sviluppandosi attorno ad un fabbricato quadrangolare a corte, costruito nella seconda metà del ‘500 e modificato a partire dal 1745 dal ticinese Pietro Bernasconi, collaboratore del Vanvitelli. Oggi conserva al suo interno ampi saloni decorati da Benedetto Biancolini ma sicuramente il suo vanto, per cui è molto nota anche fuori dall’Italia, è costituito da un prezioso giardino all’italiana. Articolato su cinque terrazze degradanti unite da una ampia scala centrale, il giardino risale nel suo insieme ai primi decenni del ‘700 ed è ricco di statue, fontane ed obelischi, figure grottesche e nani, grotte, nicchie e giochi d’acqua. Lungo le terrazze abbondano vialetti di siepi di alloro, splendidi agrumi, le peschiere e la geometria delle aiuole a forma di stelle o di losanghe, ricche di molte varietà di fiori splendidamente curate e che ogni anno si rinnovano offrendo uno spettacolo unico al fortunato visitatore. Negli anni Sessanta dell’ 800 fu aggiunto un terrazzo ornato da splenditi tassi, mentre il bosco veniva trasformato in giardino all’inglese con un laghetto al suo interno. Da non perdere una visita all’interno della serra che diventa ricovero invernale dei magnifici limoni e da cui si apre una splendida vista sulla vallata del torrente Asola. Il parco rivolto a sud-est digrada sul versante meridionale della collina e se uscendo dalla villa si segue la strada che scende verso il fondo valle, si raggiunge il trivio presso cui sorge la caratteristica Fonte Battistello (1796) efficacemente inserita in un gradevole contesto paesaggistico tipicamente marchigiano; si segnala l’originale antico abbeveratoio affiorante dal terreno erboso.