Rocca di Spindoli – Fiuminata (MC)
Cenni Storici
La rocca é menzionata in documenti del 1308 e del 1318, anno del testamento di Rodolfo II Varano che lascia il bene ai suoi eredi.; intero bene – attestazione esistenza – secolo XIV – XIV.
Il 16/07/1337 Filippo di Giacopuccio da Castelletta cede a Giovanni II Varano la rocca.; intero bene – passaggio di proprietà – secolo XIV – XIV.
Le origini del manufatto possono esser fatte risalire al sec. XI e a questo periodo appartiene il primo corpo del palatium.
In B 03000180 la costruzione della rocca é fatta risalire al sec. XIII, mentre in B 03001644 e in B 030001338 il termine è posticipato al secolo successivo.; intero bene – costruzione – secolo XI – XI. Nel corso del sec. XII si realizza probabilmente la cinta muraria esterna.; intero bene – ampliamento – secolo XII – XII. Nel sec. XIII si realizza la torre a completamento dell’intera struttura.; intero bene – completamento – secolo XIII – XIII. A partire dal sec. XVI la rocca, persa la sua funzione, viene progressivamente abbandonata.; intero bene – abbandono – secolo XVI – XVI. Il terremoto del 19 settembre 1979 lesiona gravemente la torre.; torre – evento sismico – danni – secolo XX – XX. Il terremoto del 26 settembre 1997 danneggia la rocca.; intero bene – evento sismico – danni – secolo XX – XX. Nel 1981 si restaurano le murature della rocca.; intero bene – restauro – secolo XX – XX. Nella Descriptio Marchiae dell’Albornoz del 1356 la rocca é elencata tra i possedimenti dei Varano nel Comune di Camerino, ma nello stesso tempo è ascritta al Ducato di Spoleto.; intero bene – attestazione esistenza – secolo XIV – XIV.
Quando dopo Passo Cornello si scende a valle e si percorre la verde “fiuminata”, dove il Potenza scorre tranquillo e ben arginato circondato da alti e boscosi pendii, desta sempre meraviglia l’imponenza dei bastioni rocciosi quasi verticali, che come un grande anfiteatro sovrastano Spindoli. E lì, sopra un alto sperone, come una perla incastonata nella sua conchiglia, è la Rocca di Spindoli, che dal fondovalle difficilmente si scorge al primo sguardo, essendo costruita con le pietre calcaree tagliate dalle rocce che le stanno alle spalle e che la mimetizzano. E poi parliamo dei ruderi della Rocca, una torre monca alta una decina di metri e di un alto muro del palatium, risultato di poca storia iniziata tra XI e XII secolo e continuata con i Varano che vi tenevano una guarnigione, e di tanto oblio dal XVI secolo in poi, quando venne abbandonata a se stessa, alle intemperie ed ai terremoti. Le pietre ed i conci dei 260 metri delle sue mura perimetrali sono state asportate per anni per costruire le case del paese a valle. Il 19 Novembre del 1995, durante un’escursione della nostra Sezione, donne di Spindoli vendevano marmellate per reperire fondi da destinare al restauro della Rocca e pochi mesi dopo se ne vide il risultato, con la messa in sicurezza dei ruderi e con la sistemazione della tabellazione esplicativa, del cortile e della strada per arrivarci.
(M.R.)
CLUB ALPINO ITALIANO – Sezione di Perugia G. Bellucci