Palazzo dei Priori – Visso (MC)
Cenni Storici
Il nucleo originario del palazzo fu costruito nel 1270 e ampliato nel 1325. Probabilmente appartengono a questo periodo gli archi ogivali delle aperture presenti al piano terra e la pavimentazione in pietra dell’androne. Nel 1477 il palazzo fu incendiato e distrutto dalle fazioni in lotta. Il palazzo fu ricostruito nel 1482 dall`architetto Bartolomeo da Camerino su incarico dei cinque priori in carica come attesta l’iscrizione posta presso lo spigolo destro della facciata. Questo organismo è individuabile dal sovrapporsi sui tre livelli dell’androne, dell’attuale sala consiliare e dell’attuale sala del sindaco (ex sala del consiglio delle guaite). Nel 1482 il pittore Paolo da Visso realizzò al secondo piano del palazzo un affresco rappresentante la Madonna col Bambino. Nel 1542, in occasione della riorganizzazione del Comune ad opera del Ducato di Camerino passato ai Farnese, il palazzo fu restaurato e probabilmente ampliato riammagliando più cellule unite da un unico vano scala. Nel 1559 nell`antica sala del Consiglio fu realizzata una tribuna in pietra scolpita sulla quale salivano gli oratori. Il palazzo fu restaurato nel 1866 ad opera del sindaco G. B. Gaola Antinori. Altri restauri non meglio identificati furono realizzati nel 1963. Il palazzo fu danneggiato dal terremoto del 1979. I lavori di restauro iniziarono nel 1982 e consistettero nell’ammodernamento del secondo piano e nel completo rifacimento del tetto con un solaio in latero-cemento e capriate probabilmente ancorate con cordoli in cemento armato. Nel 1988 furono consolidate le volte del piano terra; furono eseguite alcune riprese a cuci-scuci delle murature al primo piano; venne realizzato un appoggio su travi di ferro per scaricare il peso di un muro di spina che gravava sulla chiave della volta del piano terra; venne inserito l’ascensore e fu rifatto il pavimento del primo piano. Il giorno 26 settembre 1997 ha inizio una serie di scosse sismiche che provoca i seguenti danni: lievi lesioni sulle murature laterali e sui nodi murari; lesioni in corrispondenza di archivolti e architravi di aperture; lesioni capillari alle pareti del secondo piano dovute allo schiacciamento della copertura in ca. con distacco di alcune volte dalle pareti. Nella seconda metà del 1999 la Conferenza di Servizi approva il progetto di restauro che in particolare prevede le seguenti opere: consolidamento delle murature con iniezioni di malta; ripresa di murature a scuci-cuci; consolidamento delle volte in muratura; sostituzione degli architravi; realizzazione di soletta armata per irrigidimento dei solai; revisione e ricostituzione di solai lignei di piano; rifacimento del manto di copertura.