Chiesa di Santa Maria del Soccorso – Azzano di Spoleto (PG)
Cenni Storici
La chiesa di Santa Maria, o della Madonna del Soccorso, è stata edificata tra l’XI ed il XII secolo nella frazione spoletina di Azzano.
Inizialmente era dedicata al martire bambino San Quirico, un tempo molto venerato nel luogo, con tale titolo è citata nel trecentesco Codice Pelosius.
La facciata e l’interno sono stati modificati nel XVII secolo, con ampliamento e aggiunta di un corpo sulla destra, adibito presumibilmente a canonica.
In tale occasione, probabilmente, la chiesa assunse l’attuale titolazione.
Nel 1619 vi era stata fondata la cappellania della Madonna di Loreto e nel 1639 vi fu eretta la cappellania del Carmine.
Aspetto esterno
La chiesa, conserva dell’originario impianto romanico, unicamente la muratura a piccoli conci squadrati, ove sono inseriti blocchi di grande dimensione, probabilmente materiale di spoglio di epoca romana.
Nel muro esterno si aprono alcune feritoie, non rimane traccia dell’abside originale romanica, probabilmente semicircolare, ora sostituita da una terminazione tronca.
Nel corpo aggiunto è stata rimurata una testina in pietra romanica, sicuramente proveniente dall’originario edificio, probabilmente dal portale.
Il campanile è a vela a doppio fornice e posto lateralmente.
Il portale seicentesco è ornato da una testa scolpita di un angelo e sormontato da un timpano triangolare, in cui si intravedono tracce di affreschi e da una finestra che permette l’entrata della luce naturale.
Interno
L’interno, a navata unica, è coperto da un tetto a due spioventi sostenuto da due archi ogivali.
Sulla parete sinistra si trova un altare con una tela del XVIII secolo rappresentante l’Eterno e Santi.
L’altare principale,sito nella parete di fondo ricostruita in occasione dell’ampliamento seicentesco, era arricchito da una statua di una Madonna con Bambino con ai lati due angeli lignei policromi del XVII secolo, ora conservati nella chiesa dei santi Lorenzo e Caterina di Azzano.
Nella parete destra rimangono un bel pulpito e uno spoglio altare, vi si ammirava un quadro seicentesco, ora non più in sito, rappresentante la Madonna col Bambino, San Pietro, San Paolo e Sant’Elisabetta.
A destra dell’ingresso si trovava un’acquasantiera in pietra ove è scolpita la testa di un angelo, simile a quella del portale, ora conservata nella chiesa dei santi Lorenzo e Caterina di Azzano.
Nel pavimento varie lastre tombali.
Curiosità
Il portale ha una grande affinità con quello di San Rocco che sorge a Beroide a pochissima distanza da qui.
Sul muro del corpo aggiunto sonno presenti numerose scritte, tra cui una ricorda il rifacimento del tetto il 29 Settembre 1891; si ringrazia l’amico Giulio Cesare de Santis per la segnalazione.
Fonti documentative
ANGELINI ROTA G. Guida di Spoleto e del suo territorio, A.G. Panetto e Petrelli, 1929
FAUSTI L., Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
Guerrini G. Le Chiese di Santa Maria, 2007, Spoleto
NESSI-CECCARONI, Da Spoleto a Trevi lungo la Flaminia, Itinerari Spoletini 5, Spoleto, 1979
Nota
Il testo e parte della galleria fotografica sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
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