Chiesa di San Venanzio o Santa Maria Maddalena – Buonacquisto di Arrone (TR)
Cenni Storici
La chiesa, ubicata ad una porta del castellosovrastata da un’immagine di San Venanzio, era dedicata a Santa Maria Maddalena, con il tempo è stata consacrata a San Venanzio, come tuttora è conosciuta, in onore al patrono del paese, secondo la leggenda primo evangelizzatore del luogo all’epoca dell’imperatore Decio.
Da non confondere comunque con la Pieve di San Venanzio, più antica, inserita nelle mura del cimitero.
Di fatto la piccola frazione oggi si trova con due chiese con la stessa dedicazione.
È inserita nelle mura del castello e la sua costruzione si può far risalire ad un’epoca più tarda della costruzione dello stesso, infatti, l’abside è stato ricavato da un bastione di difesa, la facciata è obliterata da costruzioni successive.
Di origine romaniche e ristrutturata nel XVI secolo.
L’ingresso si trova appena dopo la porta, lungo la parete sinistra.
Sopra v’è un affresco raffigurante la Madonna col Bambino e, ai piedi, San Venanzio e Santa Maria Maddalena.
Interno
La struttura è a navata unica con tetto a capanna a doppio spiovente.
Nella controfacciata sono disposti un bel fonte battesimale in pietra e una statua lignea raffigurante Santa Barbara.
Nella parete sinistra si trova una nicchia affrescata con una Natività, di mano ingenua ma di buon effetto, a sinistra, di altra mano, Santa Rita da Cascia, sotto si legge la data 1572, e a destra Santa Chiara da Montefalco, probabilmente di epoca precedente.
L’abside è interamente affrescata; nella calotta Cristo risorto sopra una nube tra una teoria di personaggi biblici, santi e cherubini, a sinistra si riconoscono Abramo, Re Davide, Noè, Mosè, Sant’Onofrio, Santa Maria Maddalena e la Madonna, a destra San Giovanni Battista, San Pietro, San Paolo e San Giovanni Evangelista.
Nel tamburo vi sono affreschi raffiguranti San Venanzio, Conversione di Santa Maria Maddalena, Santa Maria Maddalena, Santa Maria Maddalena riceve la comunione da un angelo e San Pietro Martire.
Il ciclo di affreschi è, probabilmente, opera dello stesso autore della precedentemente descritta Santa Rita e anch’esso databile al 1572, comunque si colloca tra la fine del secolo XVI o nei primi anni del successivo.
Nella parete sinistra si nota, in una nicchia, una statua raffigurante San Venanzio, poi una tela con lo stesso soggetto.
A fianco del confessionale, a sinistra Madonna del latte in alto e incontro con Sant’Elisabetta in basso, a destra Pentecoste in alto e Ascensione in basso.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Fonti documantative
LUIGI FAUSTI- I Castelli e le Ville dell’antico e contado e distretto della città di Spoleto – 1993
SANSI A., Storia del Comune di Spoleto, Accademia Spoletina, Spoleto, 1876
MIRO VIRILI (a cura di) HYDRA – Studi sull’area naturale protetta regionale Parco Fluviale del Nera
MARIO SQUADRONI (a cura di) Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza dell’Umbria Profili storici e censimento degli archivi
AUTORI VARI Il parco minerario di Buonacquisto guida al percorso di visita
Cartellonistica in loco
http://www.parcodelnera.it/wp-content/uploads/QSV_Dossier_Comuni_valnerina-23.03_r.pdf
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=33934&RicProgetto=reg%2dumb
http://buonacquistoblogspotcom.blogspot.it/2009/03/castello-di-buonacquisto_13.html
http://www.archeologiaindustriale.org/cms/parco-minerario-buonacquisto-tr/
http://www.iceltici.it/?p=794
http://www.blueplanetheart.it/2017/10/16702/
Da vedere nella zona
Castello di Buonacquisto
Pieve di San Venanzio
Miniere di lignite