Castello di Torre del Colle – Bevagna (PG)

E’ una delle “chicche” del territorio di Bevagna

 

Cenni Storici

L’insediamento preesistente potrebbe avere origini molto remote, infatti nella zona sono state rinvenute tracce di un probabile pagus romano, caratterizzato da un acquedotto, iscrizioni funerarie ed i resti di un tempio dedicato a Latona (da questo potrebbe derivare il nome del torrente che scorre nella valle chiamato Attone).
L’insediamento attuale nasce nel X secolo, dapprima con il nome di Castrum Turris Collis, poi Torre San Lorenzo, feudo degli Antignano.
Anticamente denominato Torre San Lorenzo (sec. X), fu un antico feudo dei conti di Antignano che presero il nome dal castello omonimo, centro dei vasti possedimenti che essi avevano nel territorio bevanate.
Gli Antignano furono sempre ghibellini, fedeli all’imperatore, per il quale ricoprirono importanti cariche pubbliche (siniscalco, protonotario).
Insieme a Cantalupo, Castelbuono, Limigiano e Gaglioli costituì un sistema difensivo di notevole efficacia a controllo del territorio. Nel ‘200 i conti avevano il dominio su Coccorone (Montefalco), Bevagna, Foligno, Cannara e Gualdo Cattaneo: con l’inizio della supremazia di Foligno e la morte di Federico II (1250), la contea s’indebolì e scomparve.
I conti di Antignano si trasferirono a Foligno, dichiarandosi sudditi della Chiesa: alcuni presero il nome De Comitibus, altri Rainaldi.
Montefalco, Gualdo Cattaneo, Limigiano, Castelbuono e Bevagna si eressero a liberi Comuni e Torre del Colle fu appodiato a quest’ultimo che vi nominava appositi castellani.
Nel 1273, dopo la battaglia di Gaglioli, Todi estese il suo dominio fino al castello, che nel 1377 fu ripreso da Perugia; Urbano VI, appena eletto, ne confermò il dominio perugino nel maggio del 1378.
Nel 1386 si sottomise a Ugolino III (XVI) Trinci, insediato nel 1392 da Bonifacio IX (1389-1404), con il titolo di vicario papale, e con pieni poteri nei domini di Foligno, Nocera, Bevagna e Montefalco e tutti i loro castelli, con un canone annuo di 1500 fiorini d’oro.
La somma non fu mai pagata regolarmente da Ugolino III, tanto che il papa fu costretto a rateizzare i restanti pagamenti in quote di 100 fiorini d’oro l’anno per dodici anni. I tuderti, bramosi di riavere i propri possedimenti, si allearono allora con Biordo Michelotti nel 1395 contro Ugolino: vicino a Bevagna fu combattuta una feroce battaglia con ingenti perdite da ambo le parti. Il castello ritornò sotto la giurisdizione tuderte. Dopo la morte di Biordo (10 marzo 1398), Ugolino III, per conto della Chiesa, riprese alcuni castelli, tra cui Torre del Colle, aiutato da Simone da Bevagna.
Vi insediò a difesa il capitano Manenti da Bevagna con il titolo di governatore, ma senza appannaggio alcuno; il castello, inoltre, doveva provvedere autonomamente alla difesa in caso di assedio, reclutando soldati nel territorio di giurisdizione. Nel settembre del 1398 la fama di Ugolino III era all’apice, tanto da essere nominato capitano generale delle milizie fiorentine con l’appannaggio (enorme per l’epoca!) di 1000 fiorini al giorno.
Oltre a castelli e terreni in Umbria, aveva acquistato un palazzo a Firenze e uno a Roma (1397) e nel 1402 due palazzi a Rieti. Nel 1421 il castello passò a Corrado XV (III) che lo tenne fino alla sua morte. Nel 1500 gli Statuti di Bevagna permisero agli uomini di Torre del Colle di essere considerati a tutti gli effetti come cittadini bevanati.
Nel secolo XVII assunse l’attuale denominazione. Cinto di mura con un torrione semicilindrico verso la valle dell’Attone, con il campanile della chiesa di San Lorenzo, mantiene intatto tutto il fascino medievale.
Si entra nel paese attraverso un arco a sesto acuto di arenaria; si attraversa un voltone sotto cui è una scala esterna su mensole e si sbocca in un pittoresco crocevia; a sinistra una casa del ‘400 con finestra in cotto e palle di arenaria murate come decorazione; più oltre, a sinistra casa pure del ‘400 con facciata adorna di due finestre sovrapposte con mostre in cotto; quella superiore con ornati a stelle” (Carlo Pietrangeli).
Nelle vicinanze si trova l’eremo di San Giovanni edificato dal beato Ugolino nel 1320 con licenza del vescovo di Spoleto Bartolomeo Bardi.
 

Fonti documentative

Castelli Fortezze e Rocche dell’Umbria di Daniele Amoni edizione Quattroemme 2010
 

Da vedere nella zona

Eremo di San Giovanni
Santuario della Madonna della Valle
Edicola di Piandarca
 

Mappa

Link alle coordinate

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>